“spezzo la cagliata con le mani, per trasmettere energia al latte  e per prendere energia dal latte”
Laura immerge le mani nel calderone dove il latte sta diventando formaggio, qui, che è più un sentiero dell’anima che un luogo.
Nella provincia di Brescia, nel comune di Corteno Golgi, salendo da Concordia, verso Ronco e Doverio, si arriva all’Alpe Donasè, girando a sinistra, sulla strada per il Mortirolo, si entra nel bosco, verso Dolodro fino all’Alpe Duis.
Metti che Laura e Fabio, decidano di lasciare il loro lavoro e allevare capre per preparare formaggi in modo sostenibile, senza interventi chimici né mangimi, ma nutrendole soltanto con i germogli e l’erba che cresce spontanea. In questo luogo a 1500 metri nel silenzio della natura. Si comprende che  tutto gira intorno a queste cento capre e venti pecore, che   nel rispetto dell’ambiente creano un formaggio unico, che ha sentori di erba e di acqua pulita e di vento e di freddo e di sole e del mattino presto e della pioggia e delle stelle.
Fabio si occupa di portare al pascolo gli animali, controllarli ed effettuare la mungitura. Siccome in luglio l’erba e i germogli scarseggiano, tutti si spostano più in alto a 1730 metri nell’Alpe di Strencia: osservando sullo sfondo il monte Bernina della vicina Engadina.

Back to Top